Il caso di Agosto, Artrite reumatoide in pz, giovane

Paziente di 49 aa., donna, con grave metatarsalgia plantare e iperestensione 1° dito, dolente, da lussazioni multiple metatarso falangee in artrite reumatoide. La paziente si era già sottoposta ad intervento sulle dita con, come logico, scarsi risultati sul dolore plantare.

  

Il quadro radiologico:

  

La giovane età della paziente mi poneva in difficoltà sull' indicazione, ma la patologia, in forma particolarmnete aggressiva, mi ha fatto decidere per un intervento di riallineamento e artrodesi interfalangea distale dell' alluce  associato a tempi tendinei di ritensionamento/allungamento. Ho utilizzato un accesso per via plantare. Per la correzione del 5° metatarsale ho utilizzato la tecnica mininvasiva. 

Quadro scopico preop e postop, stato post intervento:

     

Alla paziente è stato concesso il carico immediato con calzatura a suola piatta e rigida e soletta in talus per scarico dell' avampiede a chiaro scopo antalgico. Non amo usare la "vecchia" scarpa a zoccolo di Barouk perchè causa gravi squilibri posturali spesso con comparsa di dolori sovrasegmentali importanti che inficiano lo svolgersi di un buon post operatorio.

Questo il controllo post operatorio a più di 1 anno dall' intervento con soddisfazione della paziente e risoluzione dei dolori da errato appoggio. La paziente ha chiesto la stessa correzione anche a destra.

  

L'invasività dell' intervento mi ha portato a sviluppare per i pazienti reumatoidi più giovani, una tecnica basata su osteotomie oblique metatarsali senza sacrificio delle superfici articolari (se il quadro degenerativo lo permette) e senza mezzi di sintesi, in accordo con le nuove linee guida Francesi e Spagnole della mini invasività e non fissazione. 

Nei prossimi aggionamenti Vi presenterò questa tecnica.